Chi era veramente Dracula
Uno dei romanzi gotici più famosi, risalenti al secolo ottocentesco è sicuramente Dracula di Bram Stocker, scritto nel 1897, e di cui nel 1992 Francis Ford Coppola ne ha estratto una brillante pellicola proiettata nei cinema di tutto il mondo.
Si sono rincorse varie voci circa l’identità del vampiro più famoso della letteratura internazionale.
La teoria più accreditata è che si trattasse del Principe Vlad III di Valacchia, un nobile, militare e politico rumeno, meglio conosciuto solo come Vlad, o con il suo nome patronimico, Dracul, che significa Diavolo (Wikipedia)
La nostra attenzione è stata catturata da alcuni dettagli che coadiuverebbero ‘Vlad’ come risposta all’identità di Dracula con quella di Leonardo da Vinci.
Per supportare la nostra tesi la prima cosa che vi facciamo notare è che VLAD è l’anagramma delle iniziali di Leonardo da Vinci.
LDAV=VLAD
Sarà sicuramente una coincidenza ma è risaputo che nello stile Leonardesco vi erano codici tipo questo; ma siamo riusciti a recuperare, scavando nel web, altre prove a sostegno del beneficio quanto meno del dubbio.
Questa è la prima prova:
Giunse così a Venezia nel marzo 1500. La presenza dell’artista fiorentino nella Serenissima è testimoniata da Luca Pacioli, che forse l’accompagnò in città per approntare insieme la stampa del De divina proportione, che era illustrato con disegni forse derivati da prototipi di Leonardo. Vasari non citò la trasferta, forse perché legata alle attività di ingegnere piuttosto che alle discipline artistiche.[63]
Qui fu incaricato di immaginare alcuni sistemi difensivi contro la continua minaccia turca. Leonardo iniziò il progetto di una diga mobile, da collocare sull’Isonzo, in grado di provocare inondazioni sui presidi in terraferma del nemico, che, per il costo elevato, fu accantonato. Al suo posto Leonardo iniziò a progettare il rafforzamento delle mura di cinta di Gradisca d’Isonzo. In ogni caso anche da Venezia ripartì presto[61]. Forse a Venezia fece o comunque lasciò alcuni dei suoi innovativi studi sulle caricature e volti grotteschi, la cui influenza si legge in alcune opere successive prodotte in città, come La Vecchia di Giorgione[64] o il Cristo dodicenne tra i dottori del soggiorno veneziano di Albrecht Dürer.[65] Leonardo aveva inoltre con sé il cartone per il Ritratto di Isabella d’Este, che potrebbe aver agito da modello per gli artisti locali in direzione di un approfondimento psicologico nel ritratto e di una maggiore sensibilità verso gli effetti luminosi.[63] (Wikipedia)
Chi avuto il piacere e l’onore di vedere Dracula, il film tratto dal romanzo di Bram Stocker, avrà notato non poche coincidenze con la sezione della vita di Leonardo, quella a Venezia, reperibile su Wikipedia.
I punti evidenziati in grassetto sono quelli in comune con il film che vi invito a vedere anche solo per gusto cinematografico.
La caricature grottesche di cui si parla a noi pare possano essere queste:
Anche in questo caso chi ha visto il film non potrà non notare la somiglianza con il protagonista interpretato da Gary Oldman in versione Vampiro e i volti grotteschi disegnati da Leonardo.