Conflitto ‘Russo Ucraino’, Italia divisa anche per le amministrative
Conflitto Russo Ucraino, Italia divisa anche per le amministrative. Giorgia Meloni non ha esitato di fronte alle richieste di Kiev di sostenere l’approvvigionamento di armi per fronteggiare la Russia, e a nostro modo di vedere a ben modo di ragionare.
Ma la questione sul conflitto ai confini dell’ Est Europa divide l’Italia e spacca l’elettorato. Lo avrà sicuramente spaccato alle ultime amministartive e lo spaccherà anche ai ballottaggi dove la coalizione di Centro Destra dovra difendersi dal PD che è riuscito a rimandare i festeggiamente in ben sette comuni e se la giocherà domani e dopo domani a viso aperto.
Schlein sembra tendere verso una riduzione della spesa militare e allo stop all’invio di armi in Ucraina ma la linea che la neo segretaria PD vuole assumere non è ancora ben definita, dato anche il recente congresso che l’ha vista imporsi su Bonaccini.
Conte si allarga addirittura molto di più. Sacrificherebbe le mura di Kiev per sostenere il caro affitti degli studenti universitari che comunque possono trovare un’altra soluzione alla loro carriera scolastica, per esempio iscrivendosi ad atenei più accessibili in fatto di kilometri, senza chiedere al popolo ucraino di alzare le mani in segno di resa e farsi ammazzare tutti.
Silvio Berlusconi recita – a fronte anche dei mai nascosti rapporti amichevoli con Vladimir Putin e degli affari sul vecchio approvvigionamento di gas russo da parte dell’Italia che vedeva coinvolto un ex socio dell’ex Premier – un rosario forse più vicino alla realtà ma che non condividiamo in toto.
Secondo il Cavaliere l’Italia dovrebbe non solo frenare ma addirittura porre divieto al rifornimento militare Ucraino in quanto ritiene Zelensky responsabile del conflitto.
“Se Zelensky avesse lasciato in pace le repubbliche del Donbass, Putin non avrebbe mandato i suoi oltre i confini.” Questo è il pensiero del Cavaliere che quindi condanna l’invio di armi ma a nostro dire non tiene conto che così facendo consegna il popolo Ucraino nelle mani di Putin.