La scapigliata
Un sole magnetico cresceva nei suoi occhi
e trotterellava per tutto il locale
lei, una scapigliata che sapeva quanto era fortunata
e se le forme non la graziavano
ella compensava con bontà d’animo
e riverenza
educazione
e
una fascinosa riservatezza
ma le serpi
la volevano come loro
strisciante e ingobbita nell’anima dalle umiliazioni e dalle offese
che seccatura per la loro autostima una fanciulla
cortese che dispensava luce a tutti i clienti
mentre i loro culi pieni di invidia
allungavano i peli nei nostri portafogli
agitandosi e sbattendosi davanti ai nostri occhi
e il loro modello
i loro modelli
così di assoluta pochezza
le loro ambizioni così stupide
che ci vorrebbe un cielo pazzo e folle
per farle strisciare via dai loro comodi letti e relegarle
in un buco di fogna
ma il mondo è indulgente con queste
ed è spietato con chi ci rallegra gli occhi e ci agita il cuore
con chi per un momento ci fa sentire persone buone
con chi è dolce fuori e dentro
negli occhi e nelle labbra
nel cervello e nella lingua
che Dio non vi perdoni