Pampaloni attacca la Cina
Pampaloni attacca la Cina.
“La beffa sta nel fatto che, anche se l’Europa diminuisse il proprio inquinamento, ci penserà la Cina nel subentrare per un maggior consumo almeno pari (se non superiore) al nostro risparmio.
La Terra non si avvantaggera di nulla, in compenso sarà sparito l’Occidente come lo conosciamo oggi.” Commento tagliente dell’Assessore leghista Massimiliano Pampaloni sullo scenario ambientale internazionale.
L’Assessore non ha tutti i torti. La Cina che demograficamente conta oltre 1 miliardo di persone è libero da controlli di qualsiasi tipo, mentre l’occidente deve stare dentro determinati margini.
Ne consegue che come suggerisce Pampaloni quello che non inquina l’Europa lo compensa la Cina, vanificando gli sforzi che con tanta premura adottiamo.
Non solo. Bisogna considerare l’aspetto economico-industriale.
Senza un organo di controllo mondiale sulle emissione di materiale tossico per l’ambiente ne consegue che l’impianto industriale occidentale rimane svantaggiato rispetto a quello Cinese che non deve affrontare le verifiche e i controlli degli organi competenti e quindi adottare misure progettuali restrittive che comportano costi e tempo.