Primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa: Legge di Bilancio, Pensioni, Salario Minimo e Caro Carburanti
Primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa: Legge di Bilancio, Pensioni, Salario Minimo e Caro Carburanti.
Primo Consiglio dei Ministri dopo la sosta estiva. Giorgia Meloni postando una foto sui social apre così la nuova stagione politica che la vede Presidente del Consiglio: “Per costruire un’Italia che torni a pensare in grande, a essere consapevole del suo valore e delle sue potenzialità ancora inespresse.”

L’impostazione della Legge di Bilancio è il confronto principale anche se gli alleati di maggioranza premono per una revisione sulle pensioni, mentre le opposizioni mettono sul tavolo del dibattito il Salario Minimo e il Caro Carburante.
Legge di Bilancio dunque che sarà oggetto di aspri contenziosi sia al Governo che per le piazze, le strade, i locali e tra la gente.
Meloni dovrà spiegare in che modo declinare le risorse, anche se già parecchi esponenti di Fratelli d’Italia e degli alleati hanno fatto intendere di voler dare sostegno alla classe medio bassa.
L’obiettivo quindi del Premier e di gran parte del Governo è quello di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale operato col Dl lavoro a maggio, mentre tra i provvedimenti più cari ai singoli partiti c’è il ritocco alle pensioni invocato dalla Lega (che vorrebbe introdurre “quota 41” con un assegno ridotto). Ma anche Forza Italia fa pressing su Palazzo Chigi su questo fronte, spingendo per l’innalzamento delle minime.
Su tutto ciò l’ombra di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’economia che nei giorni scorsi, ha fatto intendere che non sarà così semplice a causa delle risorse a disposizione. Secondo le prime stime, l’ammontare della manovra dovrebbe aggirarsi attorno ai 40 miliardi, se si volesse venire incontro a tutte le richieste della maggioranza, ma al momento i conti di Viale XX Settembre indicano una manovra da circa 30 miliardi.
L’ipotesi di fare deficit e quindi uno scostamento di bilancio è sul tavolo ma Giorgetti ha fatto capire di voler mantenerlo a 3,7 %
Oltre a un “tesoretto” di quattro miliardi, le risorse provenienti dalla lotta all’evasione, la spending review e il gettito sulla tassa sugli extraprofitti delle banche potrebbero essere la soluzione che l’esecutivo sta rincorrendo.
Fonte: AGI