Quel troppo garantismo che ci salverà dai buoni
Non è chiarissimo a me personalmente dosare garantismo e giustizialismo in un paese democratico. E come non lo è per me, credo non lo sia per tanti.
Però una certezza la ho. E questa certezza è che essere garantisti fino a svenarsi ci salverà dai buoni.
Questo vuol dire tante cose e niente. Buono è un aggettivo che si apre in molte sfaccettature: alcune comprensibili altre meno, alcune tollerabili, altre meno, o comunque dipendenti dal ricevente di tale bontà, perché si sa non siamo tutti uguali.
Ma quello che emergerà è che essere garantisti all’accesso porterà a tollerare molte cose poco buone e mettera all’angolo chi di cose buone ci vive ogni giorno.
Giustializmo è un format che personalmente non condivido. Come ad esempio negli Stati Uniti, dove molti innocenti sono stati condannati a morte. Ma il nostro paese, nella fattispecie qualcuno, esagera.
Qualcuno dice: “Meglio un colpevole fuori che un innocente dentro.” Condivido ma con parsimonia. Meglio lo slogan: “Uomo avvisato, mezzo salvato”, il che proietta il sistema a garantire la difesa e una certa tutela dell’imputato senza però che egli superi la soglia quanto e quando e come vuole.
Sarebbe come credere di confessarsi espiando i peccati, uscire dalla Chiesa e rapinare una banca mezz’ora dopo. Non avrebbe senso.