Reddito di cittadinanza, Meloni tra l’incudine e il martello
Reddito di cittadinanza, Meloni tra l’incudine e il martello.
Sono ore calde quelle che affronterà Giorgia Meloni nei prossimi giorni e che in parte sta già affrontando. E non è solo la temperatura che deve preoccupare la Premier.
Il tema che le costerà più di qualche polemica è il reddito di cittadinanza. Meloni, come promesso, da un taglio al reddito, difendendosi che chi può lavorare, chi è occupabile, non ha bisogno dei soldi dello stato. La Stampa ne denuncia metodi e tempi, per quanto concerne la questione. Giorgia, a nostro parere è in buona fede, uso il pugno di ferro per non lasciarsi prendere per i fondelli da chi sfrutta i sussidi nonostante non ne abbia bisogno.
Ma la buona fede in politica non basta, lo sappiamo, anzi, spesso è oggetto di zappate sui piedi. Non che Giorgia secondo noi sbagli ma le alleanze con Lega e Forza Italia si fanno meno solide sul tema.
Salvini non ha intenzione di scendere in prima linea per difendere Giorgia e Forza Italia che rivendica una buona parte dell’elettorato del sud non pare voler spalleggiare più di tanto Meloni.
Landini sembra minacciare un autunno di fuoco e per la Premier non sarà facile da gestire la minestra.
Se è vero che una comuicazione efficace potrà smussare un poco i veleni è anche vero che non basterà a zittire quella frangia di popolo che grazie al sussidio stava in villeggiatura.
L’altro ostacolo è Conte. Lo slogan del Capogruppo Grillino è: “Giorgia fa la guerra ai poveri.”
Difficile da smontare in modo morbido tale tesi. Conte gioca le sue carte e Meloni nonostante goda di ampia fiducia da parte degli Italiani dovrà difendersi da tale accusa e forse dovrà farlo sola soletta.