Salario minimo, raccolte 400mila firme, Schlein prepara l’arrembaggio
Salario minimo, raccolte 400mila firme, Schlein prepara l’arrembaggio.
“Insisteremo per portare la proposta unitaria delle opposizioni in Aula,” dichiara Elly Schlein sul salario minimo dopo la pausa estiva e dopo il primo Consiglio dei Ministri.
L’obiettivo della Segretaria Dem, forte della raccolta di 400mila firme è di fronteggiare in sede parlamentare l’esecutivo su un tema che ha riscosso, oltre alle firme, ampio consenso anche tra chi fa impresa.
Il dubbio rimane sempre lo stesso. Non è pericoloso costringere le imprese al salario minimo, suscitando forti ripercussioni sull’apertura di nuovi posti di lavoro? Anzi non è pericoloso tanto da costringere le imprese a lasciare a casa milioni di lavoratori con contratti in scadenza o in cassa integrazione i lavoratori fissi, addebitando allo stato gli oneri delle spese senza alcun apporto produttivo?
La manovra meloniana ci pare meno azzardata, più semplice, più prudente, e forse anche più efficace. Agire sul taglio del cuneo fiscale incrementerebbe la possibilità di accedere alle imprese e aumenterebbe data la minor tassazione sullo stipendio un maggior quantitativo di soldi in busta paga.
Lasciando da parte alcuni contesti, come ad esempio i rider del cibo, i contratti collettivi sono armati già di salario minimo e il resto delle imprese si poggia su dei parametri ben precisi.
Il vero problema è rappresentato dall’inflazione, quindi dall’aumento dei prezzi e non dai bassi stipendi. Ed è lì che bisognerebbe agire, per primo facendolo capire alla Bce, che con l’aumento dei tassi sta mandando in recessione l’intero continenente.