Sostegno a Kiev, Schlein ancora indecisa e confusa
Sostegno a Kiev, Schlein ancora indecisa e confusa.
Nella giornata di ieri per il Partito Democratico di Elly Schlein si è svolta la riunione con i parlamentari Dem di Strasburgo in cui si doveva prendere una posizione sulla legge a sostegno della produzione di munizioni che la Ue vuole varare anche per fornire un ulteriore supporto a Kiev.
Ma la Schlein è ancora in uno stato di indecisione e di confusione, tanto che sono state le pressioni finali di Enrico Letta e Lorenzo Guerini a far comprendere alla Schelin che non si può non votare sì.
L’incontro si è concluso con un nulla di fatto. Schlein ha suggerito ai suoi un’astensione, quindi nella riunione non ha espresso una posizione. Ma il Pse voterà sì e per il Pd andare contro i fratelli socialisti, anche correndo dietro a Giuseppe Conte, non è per niente facile.
Però a molti esponenti Dem l’idea dell’astensione o dell’uscita dall’Aula non sarebbe dispiaciuta anche se alla fine la maggior parte del gruppo voterà sì e anche un pezzo dei dubbiosi dovrebbe allinearsi. Scindere le proprie sorti da quelle dei socialisti europei a un anno dalle elezioni sarebbe infatti assai complicato.
Per salvarsi la coscienza gli europarlamentari dem in odor di pacifismo hanno stilato un emendamento in cui è scritto chiaro e tondo che non un soldo del Pnrr finirà nella produzione delle munizioni. Ma sono stati anticipati dal ministro della Difesa Guido Crosetto che ha già assicurato che l’Italia non ha intenzione alcuna di utilizzare quei fondi per gli armamenti.
Fonti: Corriere della Sera